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Olfattiva: il profumo della natura

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“Io so che se l’odore fosse visibile, come lo è il colore, vedrei un giardino d’estate nelle nubi dell’arcobaleno.”
Robert Bridges

Se fosse possibile fare degli odori materia visiva, Olfattiva fornirebbe l’anello di congiunzione mancante: un’azienda che si qualifica come realtà d’eccellenza nella produzione di profumeria botanica, operando una lenta e singolare lavorazione su materiali vivi, le piante.
L’energia delle sostanze raccolte, seguendo gli antichi rituali del calendario lunare, e avendo massimo riguardo per il loro momento balsamico (il periodo dell’anno in cui una pianta medicinale presenta la più alta concentrazione di principi attivi) viene conservata ed esaltata in straordinarie combinazioni fitologiche.
Con un’estrazione propria di secoli addietro, avvalendosi di strumentazioni dai nomi affascinanti come la “esaltatio”, che attraverso le sue ampolle vitree distilla il cuore degli organismi vegetali, Olfattiva trasforma il loro potenziale in elementi utili per la salute dell’uomo.
Gli oli essenziali, difatti, appellandosi all’olfatto, coinvolgono le diverse aree cognitive del cervello, il sistema endocrino e immunitario, agendo sul corpo in tutte le sue affezioni.
Barbara, l’ideatrice del progetto, pur cosciente dell’assioma “il prezzo fa il mercato”, ha preferito ignorarlo, sensibilizzando un’utenza sempre in crescita alla qualità di aromi del tutto estranei alle presenze sintetiche, che si affastellano invece sugli scaffali del retail internazionale.
E riconoscendo la preziosità dei rapporti umani intrapresi durante l’iter creativo, pone come fulcro della ricerca la piena condivisione delle conoscenze apprese, sottolineando l’importanza del valore dell’open source, come costante generatore di ricchezza umana e sociale – onere che si consoliderà nei piani lavorativi di prossima realizzazione, come quello sull’iris italiano, coltivato per secoli nelle terre del Chianti a usufrutto delle ditte di profumi francesi, che circa un ventennio fa ne hanno dismesso la produzione, senza aver mai insegnato agli agricoltori il processo di elaborazione del fiore.
Ora i loro epigoni, grazie all’esperienza professionale di Barbara, le hanno proposto di tentare la distillazione del giaggiolo al fine di riportare in auge un’antichissima tradizione, e dando il via a un mutamento che presenta tutti i crismi per divenire un’esperienza eccezionale e configurarsi come possibile epicentro lavorativo per gli abitanti in loco.
Dunque non solo il singolo fa la differenza, ma più singoli, connettendosi efficacemente fra loro, possono davvero attuare una rivoluzione, intesa, in questo caso, come vivace bonifica nella gestazione di saperi, che storicamente nell’arte della profumeria tendono più al segreto che al manifesto.
In fondo, concedendo a se stessa il privilegio, e nel contempo il costante impegno quotidiano, di dedicarsi a ciò che maggiormente ama – la natura – Olfattiva ci regala uno straordinario futuro di ricordi.

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